Storia del Club degli zucconi

Tutto ebbe inizio una sera in cui, leggendo la fiaba di Cenerentola e in particolare il capitolo in cui si racconta come la zucca si trasformò magicamente in una bellissima carrozza, Federico Pennati ebbe l’idea di coltivare anche lui una zucca che riuscisse a diventare così grossa da permettergli di entrarci dentro, tanto da riuscire ad immaginarsi di poterla anche lui trasformare nella carrozza della fiaba.

 

Fu questa la prima scintilla da cui sarebbe di lì a poco nato a Casatenovo il concorso della zucca più grossa.

 

Per raggiungere l’obiettivo bisognava riuscire a far gola ai futuri partecipanti, grazie anche ad un premio che ricordasse in modo immediato il legame con il mondo delle fiabe da cui era nata l’idea. Non ci si poteva accontentare di un semplice premio in denaro, ma bisognava che esso fosse in qualche modo collegato a quel mondo così lontano nel tempo, ma così familiare a grandi e bambini. Ecco la seconda scintilla: al vincitore sarebbe toccato un Marengo d’oro, in modo che per ognuno dei premiati esso rappresentasse un ricordo indelebile per tutta la vita..

 

Dal punto di vista operativo si iniziò con il più classico “fai da te” seminando zucche che potessero diventare grosse senza nessuna tecnica particolare.

 

La prima sfida è datata 1998, ma il primo Marengo d’oro venne consegnato nel 1999 al sig. Giuseppe Pirovano della frazione Tegnoso di Missaglia per una zucca con un peso “record” (perlomeno per quegli anni) di 37 kg; l’anno dopo (2000) sempre il Sig. Giuseppe Pirovano raggiunse addirittura i 55 kg.

Nel 2001 il Sig. Politti di Casatenovo eguagliò il record dell’anno precedente presentando una zucca di 55 kg.


Da lì in avanti il peso delle zucche vincitrici crebbe rapidamente: negli anni 2002 e 2003 il sig. Marcello Colombo di Casatenovo lasciò tutti a bocca aperta consegnando due esemplari rispettivamente di 190 kg e 250 kg.

 

Un risultato decisamente importante, quasi strepitoso si potrebbe dire...

 

Nel 2004 il regolamento del concorso venne modificato, in modo che fosse esplicitata la regola (tuttora vigente) che le zucche che venivano presentate alla gara dovevano essere coltivate in prima persona dal concorrente.

 

L’anno successivo fece il suo ingresso sulla scena il sig. Achille Besana, colui che iniziò a muovere i primi passi nella tecnica vera e propria della coltivazione della zucca gigante, piantando i semi più adatti, utilizzando strumenti fino ad allora misconosciuti come la concimazione, il trattamento con antiparassitari specifici, la potatura e in generale tutto quello che poteva servire a migliorare la coltivazione di questo strano frutto che in certi momenti sembra quasi ingrossarsi a vista d’occhio.


Ecco allora che ad Achille Besana furono consegnati ben 4 Marenghi d’oro, per le zucche di 110 kg nel 2004, di 125 kg nel 2005, di 144 kg nel 2006, di 173 kg nel 2008.

 

Nell’anno 2007 si fa strada un suo allievo Ambrogio Ferrario che, con una zucca a suo dire “dimenticata” nel suo orto, raggiunse la quota di165 kg e poi nel 2009 supera ancora il suo maestro con 196 kg.

 

Nel 2010 arriva un’altra svolta e nasce da un’idea del sig. Giorgio Pennati l’odierno “Club degli Zucconi” che nell’organigramma vede presenti lo stesso Pennati Giorgio come coordinatore, il sig. Ettore Frigerio (appassionato di botanica) come presidente, il sig. Gianni Colombo (sempre pronto a

portate positive innovazioni al club) come vice-presidente, aumentando di pari passo la potenzialità dei coltivatori, la passione che essi manifestano ed il numero degli iscritti.

 

Ecco allora che nel 2010 le coltivazioni incominciano a diventare davvero importanti, tanto che un componente del club, il sig. Egidio Caiani, riesce a coltivare una zucca che raggiunge i 257 kg di peso, motivo di grandissima soddisfazione, non solo per lui ma per tutti i membri del club. Con questo tipo di performance si può ormai a buon diritto pensare di competere con i migliori in assoluto, partecipando con ottime probabilità di ben figurare ai campionati italiani, quando non addirittura a quelli europei.

 

I componenti dell’associazione svolgono professioni diverse, che niente hanno a che vedere con la coltivazione della zucca.


Ci sono tecnici, meccanici, elettricisti, massaie, impiegati, pensionati, giardinieri, tutti accomunati dalla passione per questo genere di coltivazione e spesso desiderosi di divertirsi insieme, magari coinvolgendo i propri nipoti o anche gli amici, tutti comunque accomunati dal desiderio e dalla curiosità di osservare con una punta di meraviglia la breve ma intensa vita di questo frutto straordinario che è la zucca...